Fino a poco tempo fa ho quasi sempre utilizzato Instagram per tenermi in contatto con le persone, ma ultimamente sentivo che mancava qualcosa, era diventato tutto un po’ troppo impersonale. Sentivo che basarmi solo sui social media non mi soddisfaceva più.
Così ho deciso di trasformare la mia Newsletter: prima di tutto è stata divisa in due e spostata su due piattaforme diverse. La prima newsletter è quella direttamente collegata al mondo Un Peu Sauvage, solo ripensata in modo da renderla più personale e più come una finestra sul mio mondo e il mio modo di lavorare. Avrà una parte dedicata agli ultimi lavori fatti o a quelli in corso a cui mi sto dedicando al momento in cui ti sto scrivendo. Avrà anche una parte non strettamente legata ai miei lavori, ma più a letture, visioni di film o mostre, insomma, a tutte quelle cose che riempiono i miei spazi quando non sto creando.
Vorrei spedire questa lettera una volta al mese, ma potrebbe anche diventare un tempo più lungo se la vita lo richiede.
La seconda newsletter si trova su Substack ed è qualcosa di più sperimentale. È scritta in inglese, alcune volte aggiungo la traduzione in italiano con una voice note letta da me. In questa lettera lascio spazio più a riflessioni e viaggi della mente, in queste lettere mi dò il permesso di non avere limiti e restrizioni.
Solitamente arriva una volta ogni due settimane, ma, anche in questo caso, non mi voglio dare troppi paletti fissi.