Letture: nuovo anno, nuovo approccio.

Ormai da qualche anno cerco sempre di fare una sfida con me stessa su quanti libri riuscirò a leggere in un anno. Mi piace tenere traccia delle mie letture, e vedere durante l’anno quando mi innamoro di qualche autore/autrice o di qualche genere. Negli anni questa semplice sfida è diventata un’imposizione: se mi ero sfidata con un numero di 100 libri in un anno, doveva succedere, punto; guai a fermarsi e se, come spesso è accaduto, non arrivavo alla fatidica quota 100, allora ero un fallimento come lettrice. Quest’anno mi ero data il goal di 80 libri (per tenere traccia delle mie letture, oltre al mio quaderno dei libri, ormai da più di un anno uso The StoryGraph), vi dico già che non ci sono arrivata, ci sono andata molto vicina, però. Il problema di avere questo tipo di goal è che spesso mi sono ritrovata a leggere libri senza assimilarli davvero, oppure sceglievo libri che sapevo avrei potuto farmi scivolare addosso.
Non ho niente contro questo tipo di libri, anzi, li trovo molto utili in certi casi; ho iniziato a leggere tutta una serie di gialli proprio perché era un periodo in cui non volevo pensare a nulla almeno metre leggevo. E così è stato.

@Siora Photography

É stato così finché non mi sono venuti a nausea e leggevo solo allo scopo di vedere il numero avvicinarsi sempre di più alla grande meta degli 80. Sono la prima ad ammettere quanto siano normali periodi in cui la lettura è sola distrazione, ma, principalmente, leggo perché mi piacciono le storie o perché sono curiosa di qualche argomento.
Ho iniziato così a ragionare su cosa volessi davvero leggere, rallentando la mia corsa e non facendo più caso a quel fatidico numero che mi ero imposta e che ero la sola a voler raggiungere per forza.

Non sono ben sicura di cosa voglia leggere al momento, però ho in lettura diverse cose:

  • Ragione e Sentimento di Jane Austen: lo sto leggendo in inglese e l’ho ripreso in mano dopo una pausa di più di un anno, lo avevo iniziato a rileggere per il mio progetto “un classico al mese” (obiettivo che mi sono accorta non andare bene con la mia continua voglia di cambiare tipologie di letture)
  • Gideon la Nona di Tamsyn Miur
  • Gli audiolibri di Taylor Jenkins Reid, perfetti da ascoltare mentre lavoro e non voglio distrazioni
  • 91 Magazine, il numero 12, credo. É la mia rivista del cuore, avevo preso qualche numero ancora prima dell’estate e adesso è il momento di cercare quel tipo di storie e ispirazioni che trovo solo leggendo queste pagine.

Ci sono anche libri che, in teoria, sto leggendo, magari qualche pagina alla volta e non di seguito. In questa categoria ci sono Don’t Call Us Dead di Danez Smith (poesia) e Quiet di Susan Cain.

@Priscilla du Preeze

Nel 2023 non vorrei concentrarmi su un numero di libri che voglio arrivare a leggere, ma voglio concentrarmi a leggere meglio, specialmente quando ho la testa per assimilare davvero le parole che mi corrono sotto gli occhi. Vorrei riuscire a dedicare qualche momento in più alla poesia e ai saggi; quasi di conseguenza, vorrei anche tornare a dedicare più tempo a scrivere e al blog, dove mi sembra di poter raccontare momenti più intimi rispetto ad altri luoghi in rete.

[immagine in copertina @Christin Hume]

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