Per me lentezza o, volendo, slow living, è leggere libri, ascoltare musica in cuffia sul divano, dedicare del tempo alle mie piante, nutrire la creatività leggendo riviste d’ispirazione. E ancora, scrivere senza uno scopo.

Per molto tempo, appena scoperto il concetto di slow living, ho cercato di renderlo il più instagrammabile possibile. Non perché dovesse essere perfetto in una griglia di foto, ma perché mi ero fatta l’idea che ci fosse una lista prestabilita a cui anche io mi dovevo attenere per poter parlare di slow living.
Ci hi messo molto tempo a capire a cosa io volessi dare maggiore risalto e cosa avesse maggior valore nella mia vita di tutti i giorni.

Certo, camminare tra i boschi (per prendere un esempio tra i primi che mi vengono in mente quando penso a certe situazioni “da slow living”) è un’attività che mi piace, ma non rientra nella mia vita di tutti i giorni, non può farlo ed il motivo è semplice: vivo in città e mi piace vivermi la vita con il mio ritmo.
Per molto tempo mi dicevo “se solo vivessi vicino a un bosco potrei fare tutta una serie di cose e quello sì che sarebbe slow living”.
La realtà, però, è che vivo in città, una città che ho imparato ad amare, e ora adoro passeggiare per le sue vie. Ho quindi capito che la lentezza era da plasmare sulla mia vita, le cose che mi ricaricano e che mi danno soddisfazione.
La lentezza non la devo misurare guardando quanto posso stare tra i boschi, ma la devo misurare in base alla mia vita di tutti i giorni.

In foto: https://www.instagram.com/maruskafiengo/

E allora ecco che si spiega il mio rallentare di queste ultime due settimane: so, da anni precedenti, che questo è un periodo di lentezza per me: prima di tutto fisicamente perché con il caldo non riesco a funzionare e ho bisogno di più tempo di riposo. In secondo luogo per il tipo di lavoro che faccio, per il quale il periodo di maggior lavoro è tra settembre e marzo e utilizzo i mesi estivi per prepararmi all’autunno-inverno. In fine mentalmente: ho bisogno di tirare il freno e mettere uno stop a certe cose, per poter lasciare spazio a cosa mi ricarica davvero, per ognuno è diverso e può essere diverso anche a seconda del periodo dell’anno. Al momento sto lasciando molto spazio alla lettura e alle camminate in città.

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