Ieri sono tornata a fotografare due glicini. Uno, più modesto, è dietro a una cancellata, ma si fa vedere lo stesso. Fa da scudo ad altri fiori che si nascondono; anche loro, quando riesci a vederli, non puoi fare a meno di ammirarli.

Il secondo glicine è sfacciato. Non vedi dove ha le radici, ma quasi gli puoi fare il giro attorno, per ammirarlo da più angoli.


Ho iniziato a fotografarlo da lontano, sullo sfondo vecchi palazzi e davanti una barriera di metallo.
Mi sono avvicinata piano, ho fatto il giro per poterlo fotografare da sotto in su.

Mi è piaciuto vederlo giocare con lampioni e cartelli pubblicitari.

Per farlo ingelosire sono entrata in uno dei segreti non segreti di Milano. Lì le piante giocavano con ombre e resti di mura.
Da una vecchia finestra, però, se guardi bene, il glicine sfacciato continua ad imporsi.

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